Quando scegliere se affidarsi a una Psicologa Psicoterapeuta? Durante il nostro percorso di vita possono emergere periodi ed eventi che ostacolano la nostra fisiologica capacità di farvi fronte. Non vi è un tempo giusto per iniziare un percorso psicologico, ma sarà il momento giusto per la persona che sente di non riuscire più a gestire in maniera adeguata sentimenti, pensieri, comportamenti o situazioni che superano le sue capacità e risorse emotive.
Essere psicologa rappresenta da sempre per me una vocazione prima che una professione. La psicologia, dal greco studio dell’anima, mi ha infatti permesso di alimentare una curiosità che è sempre andata oltre allo studio e al lavoro e si è estesa in molti ambiti della mia vita diventandone parte integrante. Questo ha fatto sì che la motivazione per la cura e per la conoscenza delle persone, dall’infanzia all’età adulta, diventasse il mio lavoro e mi facesse scegliere consapevolmente quale strada percorrere.
Attualmente lavoro a Biella e online, offro supporto psicologico e percorsi di psicoterapia a partire dall’età evolutiva: a bambini, adolescenti e ai loro genitori, agli adulti. Come ci sono arrivata? Facciamo un passo indietro.
Sciogliere i nodi è ciò che più rappresenta il senso del mio approccio e posso aiutarti in questa parte di cammino insieme, un passo per volta.
Nel corso dei miei 4 anni di specializzazione post-laurea ho scelto e fatto mio un modo di osservare, lavorare e condurre le persone verso il ritrovamento di un equilibrio e di un benessere psicologico. Tutto questo l’ho ritrovato nell’orientamento psicoanalitico che è ciò che mi ha permesso e mi permette di lavorare al meglio: l’esplorazione dell’inconscio e del significato profondo degli eventi, dei sintomi, di comportamenti, dei pensieri o delle emozioni consente, con una serie di incontri, di avvicinarsi a significati nuovi, scoprire nuovi modi di osservarli e darvi la giusta attenzione.
Nella mia esperienza di psicologa e terapeuta ho costruito un modo di occuparmi dell’altro osservandolo da diverse prospettive. L’obiettivo è comunicare e tendere la mano al bambino che si è stati per capire l’adulto che si è, scegliendo chi si vuole diventare.
Essere psicologa rappresenta da sempre per me una vocazione prima che una professione. La psicologia, dal greco studio dell’anima, mi ha infatti permesso di alimentare una curiosità che è sempre andata oltre allo studio e al lavoro e si è estesa in molti ambiti della mia vita diventandone parte integrante. Questo ha fatto sì che la motivazione per la cura e per la conoscenza delle persone, dall’infanzia all’età adulta, diventasse il mio lavoro e mi facesse scegliere consapevolmente quale strada percorrere.
Attualmente lavoro a Biella e online, offro supporto psicologico e percorsi di psicoterapia a partire dall’età evolutiva: a bambini, adolescenti e ai loro genitori, agli adulti. Come ci sono arrivata? Facciamo un passo indietro.
Sciogliere i nodi è ciò che più rappresenta il senso del mio approccio e posso aiutarti in questa parte di cammino insieme, un passo per volta.
Nel corso dei miei 4 anni di specializzazione post-laurea ho scelto e fatto mio un modo di osservare, lavorare e condurre le persone verso il ritrovamento di un equilibrio e di un benessere psicologico. Tutto questo l’ho ritrovato nell’orientamento psicoanalitico che è ciò che mi ha permesso e mi permette di lavorare al meglio: l’esplorazione dell’inconscio e del significato profondo degli eventi, dei sintomi, di comportamenti, dei pensieri o delle emozioni consente, con una serie di incontri, di avvicinarsi a significati nuovi, scoprire nuovi modi di osservarli e darvi la giusta attenzione.
Nella mia esperienza di psicologa e terapeuta ho costruito un modo di occuparmi dell’altro osservandolo da diverse prospettive. L’obiettivo è comunicare e tendere la mano al bambino che si è stati per capire l’adulto che si è, scegliendo chi si vuole diventare.
Come sono arrivata fin qui.
Divento psicologa scolastica
Attualmente lavoro a Biella come Psicologa Psicoterapeuta in studio e online.
Oltre al mio lavoro in studio, all'inizio del 2024 ho iniziato una collaborazione presso gli Istituti Comprensivi del biellese in qualità di Psicologa scolastica offrendo interventi e consulenza ai docenti, agli alunni e ai loro genitori.
Le specializzazioni
Ho concluso il percorso di specializzazione quadriennale presso la S.P.P. Scuola di specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’età evolutiva di Torino, per occuparmi di quella fascia d’età che va dall’infanzia alla tarda adolescenza, con il coinvolgimento delle rispettive figure di riferimento.
Ho completato la formazione per l’applicazione del protocollo EMDR – metodo terapeutico utilizzato per il trattamento di eventi traumatici o di esperienze emotivamente stressanti – presso l’Associazione per l’EMDR Italia accreditata dal Ministero della Salute e dall’OMS, conseguendo il titolo di Terapeuta EMDR.
Il master in psicologia perinatale
Master in Psicologia perinatale: le prime fasi della maternità, dal concepimento al post-parto.
Dall'università all'abilitazione
Nel 2017 ho conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica: salute e interventi nella comunità presso l’Università degli Studi di Torino. Successivamente ho svolto il tirocinio presso la Neuropsichiatria infantile di Cossato - Biella fornendo supporto psicologico a bambini, adolescenti e genitori. Allo stesso tempo ho prestato servizio presso in istituti scolastici, comunità per minori e comunità mamma-bambino.
Nel 2020 ho conseguito l’abilitazione alla professione di Psicologa e da allora sono iscritta all’Albo degli Psicologi del Piemonte n. 9258.
Il paziente è il miglior collega che abbiamo - W. Bion
Se ti sembrano termini complessi, sono qui per spiegarti come lavoro e soprattutto, capire se sono la professionista più adatta alle tue esigenze. In tutti i casi, valuteremo insieme il tipo di percorso da intraprendere, tramite alcuni colloqui conoscitivi e di restituzione di quanto osservato.
Età evolutiva: infanzia e adolescenza.
I bambini manifestano il malessere in modalità diverse e in diversi contesti, che possono essere molto difficili da identificare. Accade ad esempio che nei contesti familiari, a casa con i genitori o con altre figure di riferimento emergano crisi di rabbia, pianti, difficoltà nel sonno e nell’alimentazione apparentemente senza motivo, nell’ambito della scuola si manifesta con paure o rifiuti, problemi comportamentali che racchiudono difficoltà con i compagni, manifestazioni di rabbia o ansia o infine, sintomi fisici come frequenti mal di testa, mal di pancia, difficoltà di attenzione o altro che richieda energia.
Il primo passo per trovare un significato alle manifestazioni di malessere che i propri figli sviluppano fin da piccoli, è non sottovalutare certi segnali e sviluppare la capacità di rispondere ad essi in tempi brevi, per evitare che il malessere si allarghi ad altri contesti della loro vita. Vanno considerati sia brevi periodi di stress che diventano faticosi da gestire per i genitori, sia un tempo più prolungato in cui si osserva il bambino stare male. Per capire certe situazioni e sviluppare una capacità di risposta, può essere utile conoscere uno psicologo dell’infanzia che possiede i mezzi adatti per comunicare con i più piccoli anche in fasi precoci e delicate.
Attraverso l’osservazione, il colloquio e in particolare il gioco è possibile individuare quali sono le aree di sofferenza dei bambini. E grazie all’instaurazione di una relazione di fiducia con un professionista si possono comprendere le cause di un disturbo dell’infanzia e trovare le chiavi per affrontarlo. Svolgo incontri per valutare le migliori condizioni di lavoro per affrontare i problemi che mi vengono presentati dai genitori o dai bimbi; questo avviene in un ambiente sicuro e idoneo anche per le fasce di età più delicate. E per far fronte alle continue prove che la relazione tra genitori e figli chiede di sostenere, sono qui per accompagnare anche i genitori a ritrovare il benessere familiare.
L’adolescenza è una fase delicata e ricca di trasformazioni per ognuno di noi. Si è alla ricerca della prima indipendenza, ma allo stesso tempo si sente ancora il bisogno della protezione familiare. Il percorso di sviluppo di un adolescente è denso di molteplici trasformazioni, da quelle comportamentali a quelle emotive e fisiche: tutti elementi che a volte possono diventare causa di disagio e sofferenza più o meno prolungata.
In questa fase della vita è importante conoscere i cambiamenti che un adolescente incontrerà e che possono creare in lui stress, disagi emotivi, conflitti e sofferenza generalizzata. Un terapeuta in grado di parlare il linguaggio emotivo dei giovani può proporre percorsi di accompagnamento per periodi di incomprensione in famiglia, con i coetanei o persino con se stessi.
Le più grandi difficoltà possono riguardare l’ambito familiare, delle emozioni, della scuola, delle relazioni, della percezione del proprio corpo e dell’alimentazione: tutte sfere della vita che spesso risultano decisive nel percorso di formazione dell’identità di un adolescente. È fondamentale cogliere il cambiamento nei comportamenti usuali dei propri figli fin dai primi segnali, per poter cercare di capire la causa del possibile malessere.
Alcuni segnali possono essere: prolungati silenzi, comportamenti altamente sfidanti o pericolosi o altre manifestazioni che preoccupano il ragazzo/a e che non riesce a esprimere a parole.
Accolgo ragazze e ragazzi adolescenti e genitori con l’obiettivo di individuare, conoscere e circoscrivere le problematiche che mi vengono presentate, per pensare insieme ad un percorso in linea con i bisogni di entrambe le parti. E’ fondamentale nel lavoro con i ragazzi assicurare le migliori condizioni e garantire uno spazio di ascolto e di comprensione che permetta lo stabilirsi di una relazione di fiducia di entrambi i soggetti.
Benessere familiare: perinatalità e genitori.
Con perinatalità si intende il periodo che va dalle fasi prima del concepimento, durante la maternità, fino alle fasi post-gestazionali e ai primi momenti di crescita del neonato.
In questo periodo è possibile dover affrontare momenti di pressione, di difficoltà organizzative, di emozioni contrastanti e di adeguamento alla nuova routine: tutte situazioni che possono condurre alla paura del giudizio. Si può infatti sentire di non riuscire a stare bene nei nuovi ruoli che questa fase ci pone davanti e proprio per questo non bisogna avere il timore di chiedere aiuto.
Si tratta di un momento della vita che necessita della massima delicatezza, per poter essere affrontato in tutte le sue numerose sfaccettature. Le difficoltà sono di diversa natura e rivolgersi a una psicologa esperta in questo specifico ambito, può essere il primo passo per sentirsi meglio. Ricevo donne, future mamme e papà, genitori che si trovano in situazioni di difficoltà che sovrastano le loro risorse.
Essere genitori comporta dover affrontare una serie di sfide che possono compromettere il proprio benessere. Fin dai primi scambi nel formarsi della relazione tra un genitore e un neonato fino ad arrivare all’adolescenza, vengono messi in discussione ritmi ed equilibri che richiedono quindi di essere negoziati. La crescita e lo sviluppo dei figli, così come il formarsi della loro identità, diventano luogo di scoperta e di cambiamento anche per gli adulti.
Accolgo genitori, in coppia o singolarmente, per comprendere e valutare possibili percorsi a fronte di difficoltà legate ai figli o scoprire modi più funzionali di comunicare. La fase iniziale di conoscenza dei genitori e, successivamente, del bambino o dell’adolescente è decisiva per capire quale sia il percorso più adatto.
Prendersi cura dei genitori in alcuni momenti della relazione con i propri figli serve a sbloccare delle dinamiche per cui l’intero nucleo può mostrare un temporaneo dis-equilibrio.
Talvolta sentiamo che da soli non siamo più in grado di fronteggiare situazioni di stress, e un supporto nel fare chiarezza in certe dinamiche può essere fondamentale per superare in modo diverso, e più consapevole, gli eventi della vita. Le difficoltà possono essere legate a tanti ambiti, dalla famiglia di appartenenza, al lavoro e alle relazioni. Iniziare un percorso per individuare la causa della propria condizione di sofferenza può essere d’aiuto ad arginare condizioni complesse da identificare perché troppo remote.
Può accadere che nella nostra quotidianità incombano sintomi anche di natura fisica, senza un apparente motivo, che necessitano del giusto tempo e spazio per essere approfonditi.
Mi occupo di adulti e giovani adulti che si sentono in difficoltà e sentono di aver bisogno di nuovi strumenti per affrontare uno o più ambiti della loro vita. Nell’incontro tra la psicoterapeuta e gli adulti il canale di comunicazione principale è quello dell’osservazione, del colloquio e soprattutto della relazione nella stanza, un ambiente sicuro e totalmente privo di giudizi.
La durata di un percorso può variare sulla base di una valutazione degli obiettivi e delle caratteristiche della persona. A fare la differenza è la regolarità degli incontri che generalmente hanno una cadenza settimanale e una durata di 50 minuti.
Nel mio lavoro di psicologa stabilire una relazione con la persona che si rivolge a me è un elemento essenziale per capire fin da subito se si può iniziare un percorso insieme e in che modo. Il mio aiuto consiste nel conoscere il paziente, aiutarlo a capirsi e guidarlo sin dai primi colloqui di osservazione, per poi scavare sempre più nel profondo delle questioni che affiorano durante le sedute. Tutto ciò non è mai immediato, il percorso richiede cura, un tempo dedicato e un ascolto attento e completo della persona.
Oltre ai colloqui, nelle prime fasi del percorso possono essere proposte anche altre modalità di valutazione, come alcuni test, o l’utilizzo del metodo EMDR che permette di gestire situazioni particolarmente stressanti e traumatiche che interferiscono ancora nel presente della persona. È un metodo che può essere applicato solo da chi ha svolto una specifica formazione nell’ambito e potrà essere proposto al paziente dopo un’attenta valutazione del caso.
Ogni persona che incontro è per me un dono e la relazione è il mezzo attraverso cui entrambi, terapeuta e paziente, si scambiano e sentono insieme emozioni e vissuti. Il paziente si definisce così sia perchè attraversa un periodo di sofferenza e sopportazione di qualcosa, ma anche per la sua pazienza di arrivare al cambiamento e alla scoperta di sé. E anche per il terapeuta la scoperta è continua. Tra un paziente e l’altro mi prendo il tempo per approfondire, cercare e ricercare aiuto in chi ha pensato prima di me. La mia crescita si basa sullo studio costante e sull’esperienza che si fa più ricca ad ogni colloquio.
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